Sei il Visitatore...

giovedì 25 luglio 2013

Aspiranti Dirigenti Infermieri: quale scarso futuro!

Si riporta un interessante articolo del Nursing Up del Lazio sulla scarsa cultura e importanza data alla Dirigenza del Comparto.

I leitmotiv della campagna elettorale del Neo Presidente della Regione Lazio Zingaretti sono stati meritocrazia e trasparenza nelle cariche pubbliche. In effetti i primi provvedimenti sembravano orientarsi in quella direzione, tant’è vero che per la prima volta una commissione super partes valuterà i curriculum degli aspiranti Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Laziali permettendo soltanto ai più meritevoli di ambire a ricoprire il ruolo.
Lo stesso discorso non vale invece per gli aspiranti Dirigenti Infermieri!
Ancora una volta la disciplina infermieristica viene trattata con superficialità e ignoranza. Tali considerazioni derivano dalla lettura del “Nuovo atto di indirizzo per l'adozione dell'atto di autonomia aziendale delle Aziende Sanitarie della Regione Lazio  pubblicato sul Bollettino Ufficiale Della Regione Lazio - N. 45. Nel documento, piuttosto articolato, la questione della dirigenza infermieristica è liquidata con poche righe, si legge infatti:
“Il Servizio infermieristico tecnico e riabilitativo aziendale è una struttura dotata di autonomia gestionale, titolare di indirizzo, direzione organizzazione e coordinamento del personale infermieristico, ostetrico, tecnico sanitario, riabilitativo, di prevenzione e degli operatori di supporto che operano nell’Azienda. Il Servizio si propone di assicurare un’assistenza personalizzata e di qualità a tutti gli utenti garantendo l’impiego ottimale delle risorse disponibili, nel rispetto delle norme etiche e deontologiche. Il Dirigente sanitario responsabile del servizio è un operatore appartenente alle professioni di cui alla legge 251/00 in possesso dei requisiti professionali previsti dalla normativa vigente. E’ nominato dal Direttore Generale, attraverso idonea procedura ai sensi dell’art. 7 della Legge 251/2000, nonché le norme del CCNL 3/11/2005 s.m.i.,con il conferimento di un incarico triennale rinnovabile”
La lettura di quanto sopra ci lascia sconcertati per diversi motivi, il più banale è che il passaggio è interamente copiato dal decreto regionale n.40 del’11 giugno 2011 adottato dalla giunta Polverini, a dimostrazione del fatto che cambiano i nomi, passa il tempo ma la sostanza è la stessa; il secondo motivo è che per il conferimento dell’incarico di Dirigente Infermieristico si fa riferimento all’art. 7 della legge 251/2000. Tale articolo rappresenta una “disposizione transitoria” che permetteva alle aziende che volevano istituire la Dirigenza Infermieristica, in attesa dell’avvio dei corsi universitari per la formazione dei nuovi manager e della disciplina concorsuale di riferimento, di procedere al conferimento degli incarichi facendo sostanzialmente appello all’art. 15-septies del D.Lgs 502/92.  In termini operativi l’art. 15-septies rappresenta una forma di reclutamento dei dirigenti che deroga ai principi generali dell’espletamento tassativo di un concorso pubblico. Sebbene il Legislatore aveva inteso consegnare alle aziende sanitarie uno strumento per superare difficoltà legate a situazioni molto particolari, come l’inserimento di nuove figure professionali necessarie alle aziende, l’utilizzo del dispositivo che se ne fa nel documento oggetto di analisi assomiglia per lo più ad un’elusione delle regole e un comodo strumento per favorire assunzioni rapide e clientelari. Ulteriore pasticcio legato al riferimento di legge citato è che  tra le misure adottate con la legge sulla spending review c’è un divieto che il Legislatore ha posto fino alla realizzazione delle riduzione dei posti letto ospedalieri: la possibilità di conferire o rinnovare un incarico ex art. 15-septies del d.lgs. 502/1992.
Il riferimento all’art. 7 della legge 251/2000 per l’assunzione dei dirigenti infermieristici appare del tutto anacronistico poiché i Corsi Universitari per formare la nuova classe dirigente sono avviati da oltre dieci anni e la disciplina concorsuale è stata emanata con DPCM del 25 gennaio 2008 e pertanto la strada da percorrere era quella indicata di procedere alla selezione per concorso pubblico. Così mentre la maggior parte delle regioni d’Italia raccolgono i frutti dell’impegno della neonata classe dirigente, nel Lazio ancora si fa confusione su quali siano le modalità di selezione dei dirigenti infermieristici.
Avvilente appare anche il modello organizzativo suggerito per la costituzione della Dirigenza delle Professioni Sanitarie ossia un semplice “Servizio”!!
Sebbene il D. lgs 19 giugno 1999 n.229 indichi il modello dipartimentale quale “modello ordinario di gestione operativa di tutte le attività delle aziende sanitarie e sebbene sia acclarato il vantaggio di un organizzazione dipartimentale soprattutto per quanto riguarda il raggiungimento di:
1.      Obiettivi organizzativi, con miglioramento del coordinamento delle attività di assistenza, ricerca e formazione;
2.      obiettivi clinici, con la promozione della qualità dell’assistenza;
3.      obiettivi economici, con la realizzazione di economie di scala e di gestione;
4.      obiettivi strategici, con la diffusione delle conoscenze e lo sviluppo delle competenze.
Il dispositivo di legge in oggetto suggerisce alla neo-Dirigenza uno strumento organizzativo inadeguato e superato (Il Servizio) quasi a voler rimarcare un’inadeguatezza intrinseca della dirigenza delle Professioni Sanitarie alla governance e al management.
La lettura del documento ci lascia l’amaro per le tante promesse infrante e i finti elogi, ma soprattutto per la considerazione che ne deriva dell’infermiere, semplici operai della sanità non in grado di esprimere scelte manageriale in grado di risollevare le sorti del SSR.
Coordinamento Regionale Nursing Up Lazio
Laura Rita Santoro Nursing Up
Michele Virgolesi   Nursing Up

martedì 23 luglio 2013

Estate Maurina 2013 San Mauro Castelverde (PA)

Estate Maurina 2013 ricca di eventi, molti dei quali dedicati ai giovani, con la speranza, sempre forte, che possano credere in questo splendido paese e siano protagonisti del futuro di San Mauro Castelverde (PA).

Buona estate a tutti e buon divertimento.
Emanuele Martorana