Con sentenza della Corte di Cassazione (Cass. pen. n. 3983/2012), il datore di lavoro è responsabile, e, quindi, risponde degli infortuni anche nel caso in cui il lavoratore ponga in essere un’operazione vietata dal piano di sicurezza; apporre dei cartelli con il divieto può attenuare la pena ma non essere sufficiente.
Il piano di sicurezza non è, infatti, sufficiente alla esclusione di responsabilità.
Il piano di sicurezza non è, infatti, sufficiente alla esclusione di responsabilità.
La responsabilità del datore di lavoro – art. 2087 c.c. - ha natura contrattuale e tale disposizione codicistica costituisce una norma di chiusura del sistema antinfortunistico, la quale obbliga il datore di lavoro a tutelare l'integrità psicofisica dei propri dipendenti imponendogli l'adozione di tutte le misure atte, secondo le comuni tecniche di sicurezza, a preservare i lavoratori dalla lesione del bene della salute nell'ambiente e in costanza di lavoro anche quando faccia difetto la previsione normativa di una specifica misura preventiva o risultino insufficienti o inadeguate le misure previste dalla normativa Speciale.
Fonti: Diritto.it